Alpecin-Fenix, secondo Adrie van der Poel il figlio Mathieu dovrebbe correre solo in MTB nel 2024
Mathieu Van Der Poel rinuncerà alla strada nell’anno dei Giochi di Parigi 2024? Secondo suo padre Adrie Van der Poel, quello sarà infatti per il figlio un anno da dedicare solamente alla mountain bike. L’ex campione mondiale di ciclocross del 1996 è consapevole che correre molteplici discipline sia dispendioso e, a volte, anche controproducente. Il vincitore del Giro delle Fiandre 1986 ha discusso riguardo alla possibilità per il figlio di prepararsi alle prossime Olimpiadi esclusivamente nella specialità della mountain bike, tralasciando sia il ciclocross che le corse su strada. Secondo l’ex corridore neerlandese focalizzarsi su un’unica disciplina potrebbe essere la mossa vincente per la prima maglia rosa dell’ultima edizione del Giro, il quale potrebbe evitare sia di compiere enormi sforzi fisici causati dal continuo cambio di specialità che di dover affrontare un calendario eccessivamente fitto di impegni. Le prossime Olimpiadi non sono ancora argomento di discussione, ma il campione olandese sembra stia vivamente consigliando al figlio di concentrarsi su un’unica specialità durante tutto il corso della stagione, cosa che non accadrà in quella corrente e nemmeno nella prossima.
“Forse sarebbe saggio rinunciare alla mountain bike nel 2022 e nel 2023 per poi concentrarsi esclusivamente sulla mountain bike nell’anno delle Olimpiadi e lasciare il ciclismo su strada – ha dichiarato Adrie a Helden riguardo al continuo cambio di disciplina che genera un eccessivo numero di impegni complicando la gestione delle energie – Combinare queste tre discipline ha creato un programma fitto di appuntamenti negli ultimi anni. Non in termini di giornate di gara, ma in termini di preparazione. È difficile cambiare improvvisamente disciplina in un periodo di preparazione più breve, perché ciò comporta molti aggiustamenti. Quando vai in mountain bike, ad esempio, ti trovi in una posizione completamente diversa. Inoltre, in mountain bike devi spesso lottare per la tua posizione di partenza (sulla griglia di partenza, ndr), quindi devi partire dal fondo se non fai molte gare”.
Nonostante sia ancora presto per pensare alle Olimpiadi francesi, il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 1988 non esclude che il figlio possa ritentare proprio con quella disciplina, con la quale ha sicuramente un conto in sospeso dopo la caduta nella rassegna olimpica tenutasi in Giappone la scorsa estate e vinta da Tom Pidcock. “Penso che abbia ancora in mente la scorsa edizione, anche se non abbiamo parlato – conclude – Non sta sicuramente ancora pensando ad un approccio per i Giochi Olimpici di Parigi, anche se non escludo di certo la possibilità che ci riprovi”.